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TEX 75° Avventura senza confini (Panini)

Cartoni Animati

EDICOLA NEWS: LE RECENSIONI nr. 333

in collaborazione con Edicola Birra Fumetteria

album: Tex 75° Avventura senza confini (Panini)

figurine: 276 (1-276) + 54 card (C1-C50 + 4 limited)

starter pack: album + 10 bustine + 2 card limited 14,99€

box: 50 bustine (4 figurine + 1 card per bustina) 1,00€ cad.

blister: 5 bustine + 1 card limited random 4,90€

edizione cartonata numerata + litografia 49,90€ (ESAURITO)

Il ritorno di Tex in casa Panini è una buona notizia, dopo l’album dei record di 8 anni fa, sono uscite successivamente in edicola delle collezioni collegate a proposte di altri editori e la qualità non è stata nemmeno lontanamente la stessa. Per forza di cose, con questa nuova collezione le aspettative erano piuttosto alte, non solo, il clamoroso album dei fumetti Disney, recensito qualche giorno fa, rendeva il tutto ancora più particolare e unico.

Meglio l’album di Tex o quello di Topolino? Ai collezionisti l’ardua sentenza, di base resta il concetto che è un piacere ed una gioia avere in contemporanea in edicola due album tra i migliori degli ultimi anni. Non vi è concorrenza possibile, anche all’interno della stessa Panini, quello che abbiamo davanti agli occhi è di un altro pianeta.

Prima di tutto la conferma di un formato uguale al precedente, evitando i disastri degli ultimi anni. Il brossurato con le tasche interne per le card è un must ed anzi sarebbe bello vederlo più spesso, almeno nelle collezioni dove si sa che una parte significativa degli acquirenti sono collezionisti attenti e pure esigenti. Le card con scatolina sono inguardabili.. ma questo lo abbiamo detto talmente tante volte che nemmeno Fausto Leali con “A chi” è stato riproposto in egual misura.

Andiamo fuori tema, l’album Calciatori Anteprima ha una continua evoluzione, perché non pensare il prossimo anno di realizzarlo in questo modo? Album brossurato con tasche interne dove custodire 54 card (sì, abbiamo considerato anche le limited) che potrebbe essere anche come un extra della collezione Adrenalyn. Idea forse folle, probabilmente impraticabile perché verrebbe schiacciata dalle due collezioni principali. Però.. chissà.. resta il fatto che il calcio, anzi lo sport in generale, per forza di cosa non può dare così tanto spazio alla fantasia ed alle idee dei grafici Panini come può accadere con gli album su fumetti, cartoni animati o altre tematiche. Sicuramente si divertono di più anche loro a pensarli ed a realizzarli, voi che dite?

Visto che siamo sul tema card, partiamo da questo punto. E’ simpatico notare che recensendo il non indimenticabile album dello Spider-Verse avevamo lanciato l’idea di fare delle card dove messe insieme creassero un disegno grande a 9 puzzle. Con Tex è accaduto! Il retro delle card è un omaggio in particolare alle copertine disegnate da Claudio Villa; per presentarle tutte, così come per quelle di Galeppini, servirebbe un album intero. Puzzle non presente nel lotto dalla C46 alla C50 che trovano spazio assieme alle quattro card limited edition.

Dettaglio curioso, a nostro parere le card sono impostate al contrario, dovrebbero essere C1,C2,C3 da sinistra a destra invece per avere i “poster” sono a destra a sinistra. La controprova è l’ultimo blocco, inserendola come le precedenti ci troviamo con una limited prima della C49 e C50. Deliri da collezionisti? Problemi nostri di matematica ed hanno ragione loro? Forse, ma se fosse così allora in tutti questi anni vuole dire che nelle tasche abbiamo messo card o figurine in senso sbagliato 🙂

Passando all’interno dell’album, possiamo notare una prosecuzione grafica, in buona parte, della collezione precedente, il che non è un male, visto che era ben riuscita. La copertina comunque può trarre in inganno, è incentrato interamente su Tex, del resto tutto parte dal ranger con la camicia gialla ed il foulard nero. Non vi è quindi una suddivisione in capitoli dei personaggi più noti, nemmeno dei quattro pard, ma dei riferimenti a quanto accade in 75 anni di fumetto, dal punto di vista del cowboy.

E’ una scelta precisa che, come scritto, prosegue quanto visto 8 anni fa, in alcune pagine vi è quasi una ripetizione ma in realtà ci sembra di potere affermare che Panini è stata ben attenta a non fare dei doppioni. Sempre a nostro parere si può comunque suddividere l’album in capitoli, più o meno ben definiti, che alla fine riescono a creare un risultato d’insieme di Aquila della Notte lungo sette decadi.

La prima parte dell’album è piuttosto azzeccata e molto simpatica, soprattutto quando si fa una carrellata sui numeri di Tex, fonte di dibattito anche tra appassionati. Premesso che il ranger è praticamente immortale, vi siete mai chiesti “ma quante volte è stato ferito Tex?!?“, ora potete trovare una risposta. In un mondo dei fumetti dove Superman è stato ucciso, Spider-Man clonato, a Batman hanno spezzato la schiena, incredibile che il nostro ranger sia scampato a ben 383 agguati che, nel mentre, con le ultime storie in edicola, possibile sia ancora più vicino ai 400!

La non presenza di pagine dedicate ai protagonisti principali della saga a fumetti, Mefisto a parte, non è propriamente un errore. Nel 2015 già dalle prime pagine Tex Willer, Kit Carson, Tiger Jack, Kit Willer erano messi più o meno sullo stesso piano, qui si ha l’impressione che anche i pard siano, per quanto importanti, solo dei comprimari.

Interessante quindi soffermarsi su altri soggetti, mettendo alla prova anche i lettori di lunga data. Tutti ricordano Lilith, la sposa di Tex uccisa dal vaiolo, già più complicato ricordare altri personaggi femminili, positivi o negativi che siano. Lodevole il tanto spazio dedicato al cavallo Dinamite che farà smuovere i cuori dei collezionisti meno giovani, forse grazie alla serie recente Tex Willer che propone un giovane ranger ed il suo amato quadrupede.

Le avevamo apprezzate nell’album di Zagor, un gradito ritorno anche le splash page con grandi disegni da completare con le figurine sagomate. Un plauso anche alla scelta, la qualità di queste pagine a dipinto ha davvero tutto il sapore del selvaggio west. A nostro parere restano inarrivabili le pagine con una impostazione simile che troviamo nell’album Disney, ma chiaramente il contesto è completamente diverso. Il primo di queste pagine speciali ripropone in un affresco buona parte del mondo di Tex, c’è da divertirsi a riconoscere tutti personaggi.

Figurine sagomate che vengono riproposte anche nella storia a fumetti inserita nell’album, curiosamente posizionata al centro e non nelle ultime pagine. Questo forse è l’anello debole di tutta la collezione, “Assalto al treno” è una storia lungi dall’essere inedita; sebbene non fa parte della serie classica che esce in edicola ogni mese, è già stata riproposta più volte. Qui il paragone con l’album Disney è senza storia, paperi e topi vincono a mani basse. Da considerare però che una storia breve western è forse meno efficace da realizzare e le storie di Tex hanno spesso canoni “rigidi” da seguire.

La parte successiva dell’album è un gioiello, il west è esistito davvero ed ha avuto protagonisti incredibili che sono diventati sia storie che icone del continente nord americano. Sin dall’inizio Tex ha incrociato personaggi realmente esistiti. Questo vale sia per gli indiani come Geronimo o Cavallo Pazzo, sia per i colonizzatori come Lincoln o il tristemente noto Generale Custer, oppure ancora gli eroi ed antieroi del vecchio west come Buffalo Bill e Butch Cassidy. Negli anni, leggendo le storie di Tex come quelle di Zagor (ambientate circa 40 anni prima), la Bonelli ha segnalato a quando faceva riferimento a fatti realmente accaduti. Nozione che abbiamo sempre molto apprezzato.

A proposito di storia, emozione particolare per le pagine che raccontano quella editoriale del ranger, da quel lontano settembre del 1948 in poi, sia raccontando l’essere Tex in tutti questi anni, sia anche l’evolversi del personaggio che non ha mai tradito se stesso ma che ha saputo anche confrontarsi con maestri della nona arte in volumi unici, grazie in particolare alla collana Tex Speciale, più nota dagli appassionati come “Texone” e successivamente in altre collane. Magnus, Kubert, Serpieri, se la lista dei fumettisti che hanno incrociato Tex nella loro vita è lunga, altrettanto è quella di chi per varie ragioni, anche per tempi diversi non pronti alle sperimentazioni, non ha potuto regalarci un sogno. Hugo Pratt o Will Eisner, ad esempio, ma la lista sarebbe infinita.

Ultime pagine che ripropongono in figurine alcune delle storie più amate di Tex, a partire dal mitico duello con El Muerto che ha fatto battere i cuori di generazioni di lettori e che aveva tanto sapore di quel genere cinematografico chiamato “western all’italiana” che ha regalato al mondo film entrati nell’immaginario collettivo, con la regia di Sergio Leone, Corbucci e tanti altri.

Naturalmente ognuno avrà le sue storie preferite, crediamo la scelta più che su quelle più significative, sia stata di coprire il più possibile le ambientazioni classiche dei fumetti di Tex. In questo modo troviamo anche personaggi molto amati come lo studioso di scienze occulte El Morisco, le avventure cittadine soprattutto a Chicago e San Francisco, un nemico storico sempre “di città” come la Tigre Nera, come le avventure nel Grande Nord. Non poteva mancare la celebre storia sul passato di Carson, magistralmente scritta da Boselli, curatore della serie da tanti anni. Volendo ci sarebbe stata bene anche una storia classica di Tex e gli indiani, spesso vittime di soprusi ed ingiustizie; saremmo quindi tornati indietro di 50 anni ed oltre ma “Sangue Navajo” con i disegni del mitico Galep resta uno dei punti più alti dell’intera saga.

Un album magistrale, ben realizzato, non sempre è detto che l’incontro tra due colossi dell’editoria italiana possa portare a risultati soddisfacenti. Si poteva fare qualcosa di diverso? Probabilmente sì, ma apprezziamo questo senso di continuità col passato. Chi non ha il primo album si può godere una collezione ben sopra la media, chi ha anche il primo non avrà la sensazione di qualcosa già visto. Ora è lecito chiedere a Panini e Bonelli di non aspettare altri 8 anni per un nuovo album; magari di Mister No pensando al classico, di Dylan Dog pensando al più recente (fumetto che comunque ha già più di 30 anni) o chissà un Zagor bis.

Resta poi il rammarico, nonostante il passare degli anni, che Panini non abbia voluto distribuire in Italia lo splendido album realizzato per i 60 anni di Asterix, che potete trovare nell’edizione cartonata francese. Paura di un flop? Onestamente avrebbe sicuramente riscosso più successo di album come Cocomelon o l’ultimo dei Dinsieme.

Grazie fumetti, grazie figurine, grazie di esistere e di aiutarci a riempire le giornate anche con momenti di svago e piacere, oltre a farci trascinare dall’onda dei ricordi, perché Tex è anche storia e pure tradizione del nostro Bel Paese.

(EN)


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